Essere bambino in Africa è già molto difficile, esserlo con problemi di disabilità è davvero molto, molto difficile. Soprattutto quando nel Paese dove sei nato, in questo caso il Malawi, le condizioni ambientali unite a quelle culturali e alla povertà diffusa fanno sì che i bambini disabili restino emarginati senza possibilità di riscatto. In questo scenario l’aspettativa di vita per i bambini è davvero molto bassa.
In Malawi il parto è la seconda causa di morte. Ancora oggi le donne si ritrovano a far nascere i loro bambini senza assistenza medica e purtroppo questo è causa di invalidità permanente per molti neonati.
Per questi motivi l’impegno di Aleimar (onlus che si occupa di sostegno a distanza) con il progetto “Camminiamo insieme”, diventa non solo importante ma fondamentale.
In Malawi, nello specifico nel distretto di Mangochi, Aleimar si avvale della professionalità di Marina Zanotti, infermiera italiana e volontaria, per sostenere i programmi riabilitativi dei bambini più sfortunati.
Marina ha costituito il gruppo Tiyende Pamodzi per l’assistenza sanitaria dei malati affetti da HIV nei villaggi.
Aleimar supporta un’attività specifica dell’associazione che consiste nell’offrire un percorso riabilitativo a bambini con disabilità fisica. Le sedute di fisioterapia vengono effettuate ogni mese all’interno della sede del gruppo. I bambini giungono numerosi dai vari villaggi per eseguire visite, riabilitazione e alcuni ricevono i presidi necessari che contribuiscono a migliorare la disabilità e quindi la qualità della loro vita.
Esiste anche un centro che accoglie i bambini più gravi si tratta del “Feed the Children”, situato a Blantyre. Qui i bambini ricoverati ricevono cure riabilitative per due settimane. Il centro coinvolge anche i genitori e i familiari nel percorso del bambino, infatti vengono insegnati loro gli esercizi di mantenimento che il bambino dovrà eseguire a casa.
Il bimbo verrà monitorato anche in seguito con controlli periodici che confermeranno o meno ai medici l’efficacia delle cure e i progressi del bambino. Aleimar cerca di sostenere queste famiglie anche dal punto di vista economico, oltre che di strutture e impegno medico, facendosi carico interamente dei costi, per questo la famiglia non deve sostenere spese economiche per tutta la durata del percorso curativo del bambino.
La mission di Aleimar è sostenere i bambini delle comunità più povere del mondo nel contesto in cui vivono e per farlo si occupa di loro senza distinzione di religione, razza e cultura. Se vuoi diventare sostenitore del progetto “Camminiamo insieme” o anche solo conoscere i 70 progetti con i quali Aleimar è presente nel mondo, visita il sito web aleimar.it